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Coronavirus in Calabria, Occhiuto pensa a riconvertire alcuni ospedali. Sanitari sospesi a Catanzaro

Il bollettino della Regione parla chiaro e accanto al nuovo picco storico di positivi di giornata (1.604) certifica un tasso di positività al 19,41%. Un valore, mai raggiunto prima, nonostante gli 8.263 tamponi lavorati (ma solo 6.824 quelli su nuovi soggetti testati) che rivela una evidente sottostima dei casi.

Ospedali: la Calabria continua ad aggiornare la mappa delle attivazioni di nuovi posti nelle corsie. Ieri ne ha aggiunti altri 10 nei reparti internistici (che passano a 1.052 letti) dove il tasso di occupazione (favorito anche da un calo di 8 ricoverati in corsia è sceso al 28,99%, sotto la seconda soglia di rischio. Stabile, invece, l’occupazione delle terapie intensive che con i 28 pazienti intubati si ferma a una percentuale del 14,97%.

Il piano di Occhiuto

Il governatore-commissario, Roberto Occhiuto pensa a un piano che prevede «la “conversione temporanea” di alcuni presidi in strutture dedicate ai pazienti Covid. In linea di massima, gli ospedali coinvolti in una fase iniziale di crescita dei ricoveri in area medica sarebbero: Rossano, Tropea, e Gioia Tauro. E, ancora, la riattivazione di posti letto Covid nel presidio di Rogliano (forse addirittura anche in quello di Cariati) e l’aumento dei posti dedicati ai contagiati nel nosocomio di Lamezia Terme, mentre a Soveria Mannelli sarebbero destinati i positivi lungodegenti. Ma allo studio ci sono anche altri scenari e il coinvolgimento di ulteriori strutture. Molto dipenderà dal numero di ricoveri nelle prossime ore».

Sanitari sospesi «Chi non si è sottoposto a vaccinazione anti-Covid resterà sospeso dal servizio e senza retribuzione fino all’assolvimento dell’obbligo». La decisione è stata assunta ieri dal commissario straordinario, Francesco Procopio. Il provvedimento è rivolto a sette sanitari dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro che a tutt’oggi non risultano essersi vaccinati e non hanno alcun certificato di esenzione.

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