C’è una Calabria che non si vede anche se numerosa, importante, preziosa. Se volete anche ricca. È la Calabria che vive lontano da Pollino, Sila e Aspromonte, Jonio e Tirreno, che non vede più il suo campanile di Marcellinara ma che quasi mai recide le radici. Una Calabria fotografata dal Rapporto Italiani nel Mondo 2021 curata dalla Fondazione Migrantes che tra l’altro dedica un focus alla mobilità italiana, e anche calabrese, ai tempi del Covid-19. I dati al primo gennaio 2021 raccontano che a fronte dei 1.877.728 residenti, 430.383 nostri corregionali (22,9%) sono iscritti all’Aire, cioè l’associazione che riunisce gli italiani residenti all’estero. Numeri ai quali devono essere aggiunti quanti vivono lontano ma non risultano nei registri dell’Aire. La provincia con il più alto numero di “emigrati” è di gran lunga Cosenza con 181.655 iscritti all’Aire, 52,1% dei quali uomini e 47,9% donne. La fascia d’età più numerosa lontana è quella con oltre 65 anni (26,6%), a seguire fra 35 e 49 anni (22,3), poi 18-34 anni (20,2%), quindi 50-64 anni (19,4%) e infine 0-17 anni (11,5%). A livello provinciale, dopo Cosenza c’è Reggio Calabria con 98.365 residenti ufficialmente all’estero, Catanzaro con 68.852, Vibo Valentia con 51.656 e Crotone con 29.855 residenti all’estero.
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