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Vicenda Sacal, Franco Lucia (Pd): "Sciagura evitata (forse), ma la situazione resta grave"

La disponibilità di Lamezia Sviluppo, la società dell’imprenditore Caruso, a fare un passo indietro per restituire ai soci pubblici la maggioranza della società aeroportuale forse evita un corto circuito tra pubblico, Enac e privato che avrebbe messo in serio rischio la tenuta aziendale della Sacal, che versa comunque in una situazione grave.

Nonostante l’aumento di capitale, le perdite si aggirano oltre i 12 mln di euro, non giustificabili solo con gli effetti del Covid sui volumi di traffico e conseguente mancate entrate. In ogni caso l’atteggiamento del Presidente De Metrio, sin dall’inizio non è apparso quello più idoneo al confronto con i soci, con le forze produttive del territorio e con i lavoratori. E’ grave che in una società a prevalente partecipazione pubblica il Presidente abbia reciso relazioni sindacali, dimostrato di rapportarsi poco e con scarso spirito di collaborazione con i soci pubblici, tra cui il primo azionista pubblico cioè il Comune di Lamezia Terme e finanche con il socio che lo aveva nominato, ossia la Regione Calabria, a sentire il suo ex sostituto presidente, Nino Spirlì.

Infatti, il neo eletto Presidente Occhiuto è stato costretto ad uscire allo scoperto per denunciare “strani accordi” nella recente ricapitalizzazione. Il piano industriale presentato alla stampa a fine agosto 2021, che dovrebbe disegnare le strategie competitive dell’azienda rispetto ai nuovi scenari post Covid, è un’enunciazione di buoni propositi di corto respiro e, peraltro sconosciuto anche agli stessi soci ed ai sindacati che per averlo invocano l’intervento della Magistratura.

Il Pd ritiene che occorre superare l’attuale fase emergenziale con interventi mirati e risolutivi, a partire da una nuova ricapitalizzazione attraverso l’emissione di azioni riservate ai soli enti pubblici ed una modifica dell’attuale statuto, che consenta di passare da società a partecipazione pubblica a società a controllo pubblico. E’ ineludibile dotare la nuova governance di un piano industriale incentrato su una strategia di sviluppo che, a partire dalla realizzazione della nuova aerostazione di Lamezia Terme, dal potenziamento delle rotte esistenti e l’attivazione di nuove destinazioni nell’area del mediterraneo ed oltre.

In virtù di ciò, è fondamentale che la Regione acquisisca lo scalo di Lamezia e il sistema aeroportuale calabrese come elemento strategico dello sviluppo della Regione e si impegni ad investire risorse consistenti in Sacal, a partire dalla nuova probabile ricapitalizzazione. Infine, il PD chiede che sia convocato subito il Consiglio Comunale di Lamezia Terme, aperto alle forze produttive, sindacali, ai consiglieri regionali e alla deputazione, al fine, non solo di determinarsi sui probabili nuovi assetti societari sottoscrivendo più azioni possibili per non perdere posizioni di riferimento nella società, ma anche di svolgere una funzione di traino, di leadership nell’indicare una nuova visione strategica del sistema aeroportuale calabrese. In Consiglio comunale avanzeremo proposte concrete nell’interesse della società e della città.

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