“L’ondata di maltempo che ha investito Sicilia e Calabria sta avendo effetti devastanti sull'agricoltura, con danni incalcolabili per gli imprenditori del settore. In soli tre giorni di maltempo si sono riversate sulle due regioni del Sud circa venti bombe d’acqua, secondo un bilancio della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD)”. Lo afferma in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in consiglio regionale a proposito dell’eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo la Calabria in questi giorni. “Siamo di fronte a una fase nuova della quale non conosciamo ancora gli effetti sui cambiamenti climatici ma dobbiamo essere pronti a un cambio di passo e di mentalità, come Istituzioni, per garantire la tutela dei territori e delle attività produttive. La messa in sicurezza del territorio è fondamentale per la Calabria, flagellata da incendi invasivi d’estate e acquazzoni e maltempo devastanti in inverno. Non possiamo lasciare da soli, comunità, cittadini, sindaci e imprenditori duramente colpiti dalle avversità climatiche. Situazioni che le norme in vigore, pensate per il controllo di eventi ordinari, non sono più in grado di tenere sotto controllo. Nella nostra Regione questi eventi hanno interessato il 100% dei comuni. Violenti nubifragi hanno messo a dura prova Mongiana in provincia di Vibo Valentia, Rocca forte del Greco in provincia di Reggio Calabria e San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza. Secondo gli esperti è la naturale conseguenza del cambiamento del clima in tutto il Paese dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, e ci sta portando verso una sorta di tropicalizzazione. I danni sono enormi, una prima stima per quanto riguarda le coltivazioni nei campi, secondo la Coldiretti, supera i due miliardi. C’è bisogno di misure eccezionali, sia per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio, sia per quanto riguarda misure di ristoro a chi ha subito danni gravissimi, dalle imprese alle intere comunità”.