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Politiche attive del lavoro in Calabria, Biondo (Uil): "La Regione deve bruciare i tempi"

"La Regione deve convocare le parti sociali e dare vita ad un progetto concreto di politiche attive del lavoro"

Santo Biondo

"La Regione Calabria se vuole andare in “Gol” deve bruciare i tempi, convocare le parti sociali e dare vita ad un progetto concreto di politiche attive del lavoro". E' quanto afferma in una nota Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria. 

"Il Governo - prosegue Biondo - attraverso la dote economica messa a disposizione con il programma “Garanzia occupabilità dei lavoratori”, offre al nostro territorio e a tutte le Regioni italiane un’opportunità importante per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori calabresi, per i disoccupati, per i Neet e lavoratori in Cig, che sono rimasti ai margini del mondo produttivo o ancora non ci sono proprio entrati. Il tempo, però, è tiranno. Entro sessanta giorni, infatti, la Regione Calabria deve far avere ad Anpal il suo progetto finalizzato al corretto sfruttamento di una misura fondamentale per creare rinnovate condizioni di occupabilità. Comprendendo la necessità di rispettare i tempi tecnici della politica per quanto attiene la formalizzazione della nuova Giunta regionale, siamo convinti della necessità di bruciare le tappe e convocare, come immediatezza, un tavolo tecnico di confronto approfondito fra le parti sociali, il Presidente della giunta regionale calabrese ed il responsabile del settore lavoro.

Il momento è troppo importante e l’appuntamento non può essere affrontato seguendo i tempi indicati dal governo. La Garanzia di occupabili dei lavoratori, rappresentata una misura fondamentale anche per la nostra regione, per realizzare l’obiettivo vitale per la Calabria di far crescere le percentuali di occupazione regionali, tra i più bassi d’Europa soprattutto nella componente giovani e donne. Pertanto, pur rispettando i tempi tecnici di composizione del governo regionale ed essendo consapevoli dei tempi ravvicinati all’ultima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, crediamo opportuno avviare un confronto approfondito, di merito e senza steccati di qualsivoglia natura con coloro che - come il Presidente della giunta regionale e il responsabile del Dipartimento lavoro - sono nelle facoltà politiche ed amministrative di poterlo fare".

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