Il brusco risveglio del virus dentro statistiche addormentate da settimane non deve essere considerato uno scenario allarmante. È, più ragionevolmente, la prova della ritrovata armonia nel ritmo di un’attività di tracciamento e di testing. Nelle ultime 24 ore, la Calabria, con le sue 170 diagnosi dichiarate, ha fatto registrare un poco invidiabile settimo posto nella graduatoria nazionale delle regioni, dopo Veneto, Lombardia, Sicilia, Lazio e Campania. E con le diagnosi si registra, pure, un rialzo del tasso di positività che torna in zona pericolo a 5,70% (su 2.930 tamponi lavorati). Un impulso inatteso che rinvigorisce l’incidenza cumulativa che cresce fino a 43 casi settimanali per 100mila abitanti.
Ospedali
La pressione cala sui servizi assistenziali ma, evidentemente, la discesa della curva è più lenta che altrove. Ieri, un solo nuovo ingresso nelle terapie intensive ha fatto salire il tasso di presenza al 6,32%, il valore più alto d’Italia. La regione ha staccato l’Umbria e la Provincia autonoma di Bolzano con il 6% delle postazioni occupate. Calabria capolista anche nell’occupazione dei posti letto delle aree mediche con il 10,46% di ricoverati. Dietro si posizionano la Sicilia con il 9,1% e la Basilicata con il 7,1%.
Vaccinazioni
Al di là della giornata, i numeri di queste ultime settimane hanno imposto un cambiamento semantico del concetto di epidemia ad alto rischio dopo la frenata dei casi. E così l’attenzione quasi totalitaria alla curva quotidiana dei positivi si è spostata sulle vaccinazioni. Non più ondate di piena ma cifre che aggiornano un contagio sempre più sotto controllo dentro e fuori dai report. Tutti gli occhi, adesso, sono puntati sulla profilassi con 6.192 nuove dosi somministrate lunedì. L’andamento della profilassi vede la Calabria con 1.259.660 di residenti che hanno completato il ciclo vaccinale. Si tratta del 74,63% della popolazione over 12.
Studenti
All’appello mancano ancora 51.938 giovani (35,23%) di età compresa tra i 12 e i 19 anni. Ancora troppi in vista della stagione invernale che metterà a dura prova l’attuale sistema di ventilazione delle aule basato sulle finestre aperte. Dunque, è necessario cambiare passo e sperare di convincere le famiglie ancora indecise. Bene gli over 50 che hanno, invece, superato la quota target dell’80%. Ancora poco coperte le altre tre fasce intermedie (20-19 anni, 30-39 anni e 40-49) che dovrebbero migliorare la performance da giovedì con il green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro. Il presidente della Fondazione indipendente Gimbe, Nino Cartabellotta, non ha dubbi sulla scelta da fare: «Il vaccino è efficace, sicuro e il Servizio sanitario lo “passa”. Per un fastidioso tampone ogni 48 ore bisogna, invece, passare alla cassa».
Terza dose
In Calabria sono state somministrate finora 2.287 dosi addizionali o booster. Lunedì, in particolare, ne sono state iniettate 434.