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Padroni dello spaccio a Crotone, chieste 16 condanne

Processo d’appello per gli imputati coinvolti nel giro degli stupefacenti in città

Le zone dello spaccio a Crotone

«Confermare le condanne decise in primo grado». La Procura generale ha chiesto alla Corte d’Appello di Catanzaro di ribadire le pene inflitte, il 22 luglio 2020, dal Tribunale di Crotone a carico dei 16 imputati coinvolti nel processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta antidroga “Sommelier” della Procura ordinaria. Gli accusati devono rispondere, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, scattata il 22 luglio 2018, ha fatto luce sulla vendita di droga (soprattutto di cocaina) organizzata in due zone precise della città capoluogo: una in piazza Umberto I e l'altra nel quartiere rom di via Acquabona (quest’ultima non nuova al commercio degli stupefacenti). Queste le condanne comminate in primo grado, che adesso la Pg ne ha sollecitato la conferma anche nel giudizio d’appello: ci sono i 9 anni di carcere inflitti a Santo Cava; poi, 7 anni e 8 mesi per Leonardo Passalacqua; 2 anni e 2 mesi per Antonio Berlingieri; 2 anni e 6 mesi per Domenico Berlingieri; 1 anno Melania Berlingeri; 4 mesi e 1 mese per Lucia Berlingieri; 4 anni e 3 mesi per Damiano Bevilacqua; 1 anno e 7 mesi per Donato Bevilacqua; 6 anni e 2 mesi per Leonardo Bevilacqua; 4 anni e 2 mesi per Maria Fernanda Bocanegra; 1 anno e 6 mesi per Cosimo Cava; 1 anno per Francesco Cava; 9 mesi per Francesco Corrado; 2 anni per Antonio Manetta (26enne); 1 anno per Flaviano Mellace; e infine 5 anni e 3 mesi per Pasquale Murgeri.

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