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La crisi (infinita) dell’Abramo Care in Calabria. Concordato preventivo in scadenza

L’azienda di telecomunicazioni convocata per il 13 ottobre dal Tribunale di Roma

Cresce la preoccupazione tra i lavorati dell’Abramo Customer Care in attesa del prossimo 13 ottobre. Questa la data scelta da Tribunale di Roma - sezione fallimentare - per l’udienza nella quale sono stati convocati i vertici dell’azienda catanzarese per discutere del concordato preventivo, chiesto ormai sei mesi fa, e ora in via di scadenza. «C’è molta amarezza tra i dipendenti - sono le parole del segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino - perché dal nostro punto di vista il futuro dei lavoratori alla fine sarà nelle mani di un tribunale. Il dato più evidente è stata l’assenza della parte politico-istituzionale. Ogni volta che si è svolto un incontro al Mise non è mai avvenuto in maniera automatica come accade per altre vertenze in Italia, per noi è sempre un dover ricominciare tutto da zero, non abbiamo mai registrato azioni davvero incisive». L’ultima volta che si è riunito il tavolo al Mise è stato lo scorso 6 di agosto. Da allora neanche una parola.
Intanto a rischio ci sono sempre circa 4.000 posti di lavoro tra Calabria, Sicilia e Lazio, la preoccupazione cresce soprattutto a Crotone dove insiste il sito più groppo con attualmente impiegati 1.200 lavoratori.

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