All'interno della Cittadella regionale i protagonisti del procedimento giurano di voler fare sul serio. Dopo rinvii e intoppi di varia natura (con dimissioni e cambi in corsa nella commissione giudicatrice) potrebbe essere la volta buona per chiudere le procedure della gara d'appalto e aggiudicare alla società vincitrice del bando il servizio di consulenza e assistenza assicurativa per le Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria. Sarebbe una svolta, dopo anni di impasse. La precedente gara, infatti, è scaduta dal 2014. Era stata aggiudicata a suo tempo a una multinazionale che ha continuato a gestire, senza contratto, i servizi di brokeraggio della Regione e anche delle Aziende sanitarie e ospedaliere senza che il capitolato di gara originario lo prevedesse espressamente. Tutto ciò è stato reso possibile da alcune decisioni della magistratura. Con la sentenza 870/2015, il Tar Calabria il giudice ha respinto e dichiarato inammissibile il ricorso della società attrice. Di fronte a tale decisione, la parte ricorrente non ha proposto alcun ricorso al Consiglio di Stato a testimonianza che non sono state ravveduti elementi utili per una impugnazione della sentenza. Pertanto, di fatto, ha riconosciuto la validità e l'efficacia del contratto assicurativo con la compagnia e la titolarità della società scelta per espletare il servizio di brokeraggio assicurativo fino all'aggiudicazione definitiva della nuova gara regionale. Chi avrà il compito di guidare il servizio - l’appalto vale complessivamente quasi 7 milioni - riceverà un mandato di 5 anni. Il contratto non ha un’onerosità diretta per la Regione, considerato che il servizio sarà remunerato totalmente ed interamente dalle compagnie di assicurazione, con provvigioni calcolate sui premi assicurativi imponibili relativi ai contratti conclusi per il tramite del broker che recheranno la cosiddetta “clausola di brokeraggio”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria