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Azienda Calabria Lavoro, Cgil e Cisl: con il tentativo di conciliazione evitato lo sciopero dei dipendenti

Si ritengono moderatamente soddisfatte le due segretarie generali del pubblico impiego calabrese di Cgil e Cisl, Alessandra Baldari e Luciana Giordano, sugli esiti del tentativo di conciliazione esperito in data odierna (20 settembre 2021), con il commissario di Azienda Calabria Lavoro, Felice Iracà, e il dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Roberto Cosentino, in merito alla ormai atavica problematica legata ai lavoratori a tempo indeterminato della stessa Azienda. All'incontro hanno partecipato, altresì, i dirigenti sindacali di Fp Cgil e Cisl Fp Calabria, Ferdinando Schipano e Giuseppe Spinelli. Tale tentativo di conciliazione si è reso necessario a seguito dell’indizione dello sciopero del personale in argomento, conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali.
Le rivendicazioni si sostanziavano nella mancata sottoscrizione dei contratti decentrati dal 2014 ad oggi e nella mancata corresponsione di ogni altro emolumento accessorio dovuto ai lavoratori, nonché, nella non corretta allocazione dei contributi previdenziali. Ma la richiesta più pressante è quella legata alle prospettive future dell’Azienda, che come hanno proposto le scriventi Federazioni potrebbe seguire la via della trasformazione della natura giuridica da Ente Pubblico Economico a Ente Pubblico non Economico. Condizione questa che garantirebbe ai lavoratori stessi uno status giuridico ben differente rispetto a quello rivestito oggi.
A fronte delle richieste di parte sindacale, il commissario Iracà e il dirigente generale Cosentino hanno riconosciuto l’esigenza di procedere alla sottoscrizione dei contratti decentrati e al pagamento degli istituti contrattuali previsti dal Ccnl di riferimento, manifestando la disponibilità a quantificare in tempi brevi le risorse necessarie per il pagamento dei salari accessori arretrati. In relazione all'allocazione contributiva, è stata condivisa la posizione che vede la parte datoriale, il Dipartimento regionale al Lavoro e le scriventi Organizzazioni Sindacali fermamente convinti a richiedere all’Inps l’allineamento delle posizioni contributive dei dipendenti di Azienda Calabria Lavoro con l’inquadramento contrattuale di tipo pubblicistico. Al riguardo si inviterà l’Istituto previdenziale a valutare la situazione contributiva dei Lavoratori alla luce delle sentenze pronunciate in materia dalla Corte di Cassazione, laddove chiariscono che in riferimento all'aspetto contributivo è dirimente il contratto nazionale applicato ai lavoratori.
Se per la parte relativa alla trasformazione giuridica dell’Azienda, le organizzazioni sindacali sono consapevoli che i tempi non sono brevi e che necessita un adeguato approfondimento unitamente alla nuova Giunta che andrà a governare la Regione Calabria, per gli aspetti strettamente legati all'applicazione del contratto di lavoro, si chiede che tali impegni producano effetti in tempi rapidi. Consapevoli che gli impegni assunti oggi in sede di tentativo di conciliazione dovranno tradursi in fatti concreti, si terrà massima attenzione affinché tali intendimenti non vadano ad affollare il già pieno registro di buone ma sterili intenzioni.
Certo è che la Fp Cgil e la Cisl Fp Calabria continuano a muoversi sul terreno, sicuramente più difficile, della concretezza e delle ipotesi risolutive che realmente potranno essere praticate e realizzate, rifiutando la più agevole via del sindacalismo dell’illusione, seguita invece da qualche “consorella”.
In virtù di quanto detto, si ribadisce la parziale soddisfazione, rimanendo, comunque, pronti a qualsiasi forma di lotta, nella malaugurata ipotesi di un mancato accoglimento delle istanze oggetto della vertenza stessa.

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