Covid, l'epidemiologo Tripepi (Cnr): "Anche in Calabria la sfida la vinceranno gli indecisi"
In un quadro di ritorno alla quasi normalità (riapertura delle scuole; ripartenza delle attività lavorative ed aumento del flusso dei mezzi pubblici di trasporto), aumenta la preoccupazione di un incontrollato aumento del numero dei contagi da Sars-Cov-2 e delle sue conseguenze in termini di incremento della mortalità, delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva. Facciamo il punto con il dott. Giovanni Tripepi, epidemiologo e dirigente di Ricerca nella sede reggina, presso il Gom, dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. «Intanto, il dato nazionale è incoraggiante: un calo di contagi del 16% su base settimanale (5621 i nuovi casi di infezione al 10 settembre contro i 6735 di sette giorni prima). Alla stessa data, secondo il bollettino della Regione Calabria, le persone risultate positive al nuovo coronavirus nella nostra regione sono 80.405. A Reggio – rende noto Tripepi –, i casi attivi sono 2.348 dei quali 71 in reparto, 6 in terapia intensiva e 2.271 in isolamento domiciliare. Quali previsioni per i mesi che verranno? «Purtroppo, quest’epidemia invita alla massima prudenza, anche a causa dei comportamenti dei singoli. Chi, di fronte alla colonna di camion che trasportavano le salme di molti bergamaschi, avrebbe mai immaginato una fetta importante della popolazione italiana distante dalla vaccinazione? Questo dato ha spiazzato tutti – conclude l’epidemiologo –, e messo in discussione tutte le previsioni finora fatte. Se gli indecisi si convinceranno, gli effetti saranno molto positivi sull’andamento dell’epidemia nei mesi a venire». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria