Il delitto nell’agenzia d’onoranze funebri a Crotone, si scava nella vita privata della vittima
Si scava nella vita privata della vittima. Nelle sue conoscenze ed amicizie. Il giorno dopo l’agguato nell’agenzia di onoranze funebri costato la vita al 45enne Mario Scarriglia, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura pitagorica sono al lavoro per comporre il “puzzle” che sta dietro il fatto di sangue che ha coinvolto anche un imbianchino di 53 anni. L’operaio era in compagnia della vittima ed è rimasto ferito a un ginocchio da uno dei proiettili esplosi dalla pistola semiautomatica impugnata dall’ignoto killer. Oltre al ferito che ha avuto una prognosi di 30 giorni, gli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Alessandro Rho, hanno sentito familiari e amici del 45enne ucciso venerdì mattina nella centralissima via Giovanni Paolo II a qualche decina di metri dalla stadio e dal quartiere “Fondo Gesù”. Si cercano di ricostruire le ultime ore di Mario Scarriglia oltre che i suoi rapporti. Dalle relazioni personali o di lavoro della vittima potrebbero sortire elementi utili agli investigatori per dare risposte su questo strano quanto efferato delitto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria