In Calabria continua a non esserci un centro specializzato in neuropsichiatria infantile. E a distanza di anni continua la battaglia di Antonio, il padre reggino di due figli affetti entrambi paraparesi spastica ereditaria (Pse), grave malattia neurodegenerativa che ha compromesso gravemente il loro corpo. «La Pse – spiega Antonio in una petizione lanciata sul web – è una malattia rara e i centri in cui possono curarsi i pazienti sono pochi e tutti dislocati molto lontano dalla Calabria (Milano, Roma, Pisa). Proprio per questo motivo da 21 anni siamo costretti a un esodo sanitario forzato al di fuori della Calabria per poterci garantire il diritto alla salute sancito nella nostra Costituzione». Da qui l’appello: «Chiedo che in Calabria il diritto alla salute dei miei figli e di tante altre famiglie come la mia sia finalmente rispettato e per questo chiedo alla Regione di impegnarsi attivamente per individuare e stanziare risorse e competenze così da dare vita a strutture sul territorio calabrese specializzate in neurologia e neuropsichiatria infantile». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria