Una fenditura attraversa la storia recente dell’epidemia. Si tratta di uno squarcio allargato da numeri aspri, spigolosi, contundenti, che non escludono una nuova ondata di piena. La Calabria vive il suo transito di dannazione in mezzo a una sequenza algebrica che mantiene elevata l’incidenza cumulativa. Negli ultimi sette giorni i casi settimanali sono 101,40 che è la terza misura in assoluto del paese (guida la Sicilia con 176, mentre la Sardegna ne ha 102). Complessivamente, tra il 30 agosto e ieri, la Calabria ha dichiarato 1.904 nuove diagnosi (la media giornaliera è di 272). Un trend che si conferma con i 264 positivi messi a referto nelle ultime 24 ore. Tra di loro ci sono molti ragazzi under 20, studenti attesi dal rientro in presenza a scuola dal prossimo venti settembre. Ma tra contagio diffuso e una copertura vaccinale ancora ridotta, l’avvio delle lezioni costituisce un problema che dovrà essere risolto a breve. Secondo i dati dell’ultimo report dell’ufficio del Commissario nazionale attribuiscono alla Calabria una quota del 53,72% di ragazzi tra i 16 e i 19 anni che ha completato il ciclo vaccinale. Completamente scoperto, invece, il 32,41%. Ancora meno adesioni nella fascia anagrafica tra i 12 e i 15 anni. Solo il 22,45% degli adolescenti risulta immunizzato mentre un 62,48% è privo di copertura. Complessivamente ben 69.421 studenti calabresi, di età compresa tra i 12 e i 19 anni, non risultano ancora vaccinati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria