Costruire una banca dati di esperti, da cui attingere per l’affidamento di incarichi esterni (a tempo determinato) di supporto e assistenza per la realizzazione dei progetti affidati dai dipartimenti della Regione ad Azienda Calabria Lavoro. È per questo che nei giorni scorsi Acl ha diffuso l’Avviso pubblico e il bando per la presentazione delle domande. L’obiettivo è costituire una short list di figure professionali - dal campo sociale, a quello giuridico, fino ad arrivare ai campi della comunicazione e dell’informatica - da utilizzare nel caso in cui il personale interno alla Cittadella dovesse rivelarsi insufficiente per portare avanti l’attività amministrativa. Formalmente la procedura seguita da Azienda Calabria Lavoro è legittima, non è la prima volta che si procede all’aggiornamento della banca dati di esperti per l’affidamento di incarichi a termine. È la tempistica, semmai, a suscitare qualche perplessità. Già, perché la procedura avviata da Azienda Calabria Lavoro arriva giusto a poche settimane dal ritorno alle urne. Tanto basta per dare fuoco alle polemiche politiche. Il più duro è il deputato Massimo Misiti, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle: «Non bastassero le numerose risorse interne, la Regione nei giorni scorsi, per il tramite del solito Ente in house, ha avvertito la necessità di dar vita alla “formazione di una nuova banca dati di esperti per l’affidamento di incarichi professionali esterni di assistenza tecnica e attività connesse per l’attuazione dei progetti e dei compiti assegnati ad Azienda Calabria Lavoro”. L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria