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La guerra dell'acqua in Calabria, la A2A: "Disponibili a soluzioni"

Parla Lorenzo Giussani, direttore della business unit generazione e trading di A2A

La Calabria soffre la sete e gli agricoltori non hanno l’acqua per l'irrigazione. Ma cosa risponde Lorenzo Giussani, direttore della business unit generazione e trading di A2A, a chi accusa la sua società di frapporre vincoli nei rilasci idrici?

«La nostra mission - spiega Giussani - è investire e generare valore condiviso per tutte le persone e i territori in cui l’azienda è attiva e la Calabria è certamente una regione strategica per A2A, dove ogni anno produciamo energia rinnovabile pari al fabbisogno di circa 200mila famiglie.

La nostra attività di produzione idroelettrica è disciplinata da concessioni e convenzioni alle quali ci atteniamo scrupolosamente, anche per quanto riguarda i rilasci di acqua previsti ai diversi consorzi con cui la società si interfaccia. È opportuno ricordare che la generazione di energia rinnovabile, da una fonte di produzione programmabile come l’acqua raccolta negli invasi silani, è peraltro un’attività di pubblico interesse sempre più strategica per la sicurezza e l’equilibrio del sistema elettrico calabrese, dove abbondano fonti di energia non programmabili come gli impianti eolici e fotovoltaici".

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