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Regionali, Matteo Salvini: "La Lega sarà il primo partito in Calabria"

Il leader della Lega è ottimista per le prossime Regionali: "Ormai ci siamo radicati nel territorio"

Il leader della Lega, Matteo Salvini

Matteo Salvini ha girato la Calabria in lungo e in largo per sette giorni. Ha parlato con la gente, è stato al mare e anche a Gambarie per vedere di persone i danni causati dagli incendi.
Sen. Salvini ormai conosce bene le bellezze e i guai della Calabria. È una terra che ha ancora speranza?
«Assolutamente sì, è una terra straordinaria che merita fiducia e che va valorizzata. Certo, negli ultimi decenni la politica - locale e nazionale - non ha dato risposte all’altezza. Il centrodestra ha iniziato a cambiare rotta con l’indimenticata Jole Santelli, e la Lega ha dimostrato di poter dire la sua con idee concrete e persone capaci».

L’Aspromonte è stato devastato da incendi senza precedenti. Se il governo darà risposte serie potrà anche ottenere una secondo risultato: vincere la tradizionale diffidenza dei calabresi. «Il governo ha il dovere di reagire su due fronti: il primo è quello delle leggi più dure contro i piromani, sia per punirli ancora più aspramente che per impedire che i terreni bruciati possano diventare occasioni per fare affari. Il secondo fronte è quello degli aiuti e dei risarcimenti per i cittadini colpiti: troppe famiglie hanno perso anni di sacrifici. Non vanno abbandonate. Anche oggi ho risentito il presidente del Parco dell’Aspromonte, e alcuni sindaci del territorio, per dare aiuti immediati a chi ha perso tutto».
Dopo i giorni dedicati alla Calabria, si è recato a Messina. Se ci fosse stato il Ponte…
«Sarebbe uno straordinario segnale di riscatto per tutta l’Italia e per il Sud in particolare: la Lega ci crede e anche il governo Draghi ci sta mettendo idee e impegno. Sarebbe un’opera straordinaria a livello mondiale, farebbe risparmiare tanto inquinamento, tanto tempo e porterebbe l’immagine della Sicilia, della Calabria, dell’ingegneria italiana in tutto il mondo. Faremo l’impossibile perché con i soldi che arriveranno dall’Europa si faccia anche questo benedetto ponte. Questo non ci deve far dimenticare le altre infrastrutture che meritano interventi urgenti: penso alla statale 106 per esempio, e non solo a quella. In particolare, occorre che la Statale 106 diventi a quattro corsie in tutto il suo percorso, per evitare che continui ad essere tristemente nota come la “strada della morte”. 750 vittime negli anni, di cui quasi 500 nei soli mesi di luglio e agosto, sono una strage inaccettabile. Come Lega stiamo insistendo con Anas e Ministero perché i lavori e i progetti procedano spediti. Dalle Ferrovie ai porti, la Calabria ha bisogno di un piano complessivo - molto serio - per volare».

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