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Calabria in fiamme: oltre 100 interventi. Falcomatà: "Draghi venga a Ferragosto"

Chiesto al presidente Mario Draghi di visitare i luoghi colpiti dai roghi per rendersi conto direttamente delle proporzioni abnormi di ciò che sta avvenendo

Caldo e incendi. Sono giorni che la Calabria brucia e fatica a uscire dalla morsa dei roghi e dalla conta dei morti. Solo nelle ultime 12 ore sono stati gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nella Regione. Le «maggiori criticità» si registrano nel Reggino, nel Catanzarese e nel Cosentino. In volo 5 Canadair.

A Catanzaro si cerca di tornare alla normalità nel quartiere Siano

Si cerca di tornare lentamente alla normalita' nel quartiere Siano di Catanzaro a ridosso della pineta devastata dagli incendi. Ancora presto per procedere ad una conta dei danni che, comunque, si prevede saranno ingenti. Dopo le ore di apprensione e paura vissute ieri, anche fino a tarda ora, quando i roghi sembravano non concedere tregua, la notte nella zona della citta' trasformatasi, suo malgrado, nella trincea avanzata del fonte di fiamme che ha accerchiato per due giorni tutta l'area urbana del capoluogo, e' trascorsa in maniera relativamente tranquilla. Rimane ancora la cappa di fumo che da giorni ormai avvolge l'intero centro abitato senza risparmiare la zona nord e il centro della citta'. Stamattina resiste qualche piccolo focolaio tenuto sotto stretta osservazione dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine che hanno presidiato ininterrottamente l'intera zona. I momenti di maggiore pericolo sono stati quelli vissuti dai residenti dell'area di San Cono, localita' dove sorge una struttura di call center della Telecom, nella parte alta. Qui, alcune famiglie sono state invitate ad allontanarsi in via precauzionale. Rientrato anche l'allarme per una possibile evacuazione di alcune abitazioni del centro storico del quartiere. Le fiamme hanno interessato pure l'area nei pressi del carcere "Ugo Caridi". Evidente la ferita al patrimonio ambientale. Quello che si delinea per l'ex pineta e', infatti, uno scenario quasi spettrale. Dopo circa 48 ore di fiamme, solo cenere e devastazione che non hanno risparmiato l'area pic-nic e giochi molto frequentata dai catanzaresi, coprono tutto lasciando spogli gli alberi ad alto fusto di cui rimangono ormai solo i tronchi.

A Cosenza 33 vigili romagnoli, salvo lo storico museo delle carrozze a Catanzaro

Sono 33 i vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna partiti nel tardo pomeriggio di ieri per la Calabria per supportare i colleghi impegnati da diversi giorni a fronteggiare i gravi incendi boschivi. Si aggiungono agli 11 uomini già inviati nella giornata di martedì e opereranno nella provincia di Cosenza. A Siano (Catanzaro), per tutta la notte i VVF hanno lavorato anche per arrestare il fronte di fiamma che aveva interessato lo storico museo delle carrozze, riuscendo a limitare i danni e salvare i beni artistici al suo interno.

Falcomatà: "Draghi venga in Calabria"

Il sindaco metropolitano di Reggio, Giuseppe Falcomatà, invita il premier Mario Draghi a venire in Calabria a Ferragosto per toccare con mano l'emergenza incendi. "Verifichi - dice Falcomatà - lo stato disastroso in cui versa il territorio. Il fronte del fuoco non è ancora sotto controllo, montagne e colline continuano a bruciare. Da Palazzo Chigi servono provvedimenti straordinari". Nella notte a San Giovanni di Gerace e Grotteria sono state evacuate numerose abitazioni rurali.

Il Governo dimostri concretamente la sua vicinanza alla Calabria, affianchi i sindaci che da settimane combattono quasi in solitaria contro la piaga degli incendi - sottolinea ancora Falcomatà -. Il presidente Draghi venga sui luoghi colpiti dai roghi per rendersi conto direttamente delle proporzioni abnormi di ciò che sta avvenendo. Sarebbe la prima visita in Calabria da presidente del Consiglio, in una fase così delicata per la vita di questa regione, in un territorio che ha bisogno di sentire anche fisicamente la presenza delle istituzioni nazionali. La Città Metropolitana di Reggio Calabria è in ginocchio e le istituzioni nazionali hanno il dovere di essere presenti in una situazione calamitosa di tale portata".

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