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Incendi a San Luca, Spirlì: "Attivi mezzi aerei e di terra"

Il presidente della Regione illustra gli interventi in corso nella zona colpita dai roghi. «Basta dichiarazioni da campagna elettorale»

Il presidente della Regione, Nino Spirlì

«La Regione, Calabria verde e la Protezione civile stanno mettendo in campo tutti gli uomini e tutti i mezzi a disposizione, aerei e di terra, per contrastare il vasto incendio che sta interessando il territorio di San Luca».

Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, in merito ai roghi che si sono sviluppati nel centro del Reggino.

«Dalle ore 8 di questa mattina – spiega il presidente –, nell’area colpita dai roghi sono attivi tre diversi canadair, che si allontanano dalle zone delle operazioni solo per necessità di rifornimento o per i cambi di equipaggio. A questi mezzi si è aggiunto, dalle ore 9 alle 13, anche un elicottero regionale, su cui è stata appositamente montata una vasca per il carico dell’acqua. A terra sono invece presenti i volontari del dipartimento nazionale di Protezione civile, due autobotti di proprietà della Regione e le diverse squadre di cantiere, per un totale di circa un centinaio di uomini. Sono inoltre operativi anche due direttori delle operazioni di spegnimento di Calabria Verde».

«Il nostro auspicio – aggiunge Spirlì – è che l’attuale spiegamento di forze sia sufficiente per far rientrare l’emergenza al più presto. Un’emergenza rispetto alla quale è necessario ritrovare il giusto senso della responsabilità e dell’opportunità, soprattutto da parte dei rappresentanti istituzionali. Non sono più disposto ad ammettere dichiarazioni e atteggiamenti tipici delle campagne elettorali, né, tanto meno, attacchi sferrati contro chi, con coraggio e abnegazione encomiabili, sta lavorando per circoscrivere e infine mettere fine agli incendi che stanno devastando la nostra regione».

«Purtroppo – conclude il presidente della Regione –, dobbiamo ancora fare i conti con i continui attacchi dei piromani, il cui scopo è, ormai chiaramente, quello di distruggere il nostro inestimabile patrimonio boschivo, urbanistico e culturale. Per fermare questi individui sarebbe opportuno un deciso inasprimento delle pene, altrimenti questa furia criminale è destinata a durare ancora molto a lungo».

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