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Reggio, pure i “desaparecidos” italiani e calabresi hanno avuto giustizia

Ergastoli confermati dalla Cassazione

Francesco Mollace

È stato arrestato Jorge Nestor Troccoli, l'uruguayano condannato in via definitiva all'ergastolo insieme ad altri tredici tra ex alti ufficiali, esponenti delle giunte militari e dei Servizi di sicurezza di Paesi sudamericani, al potere tra gli anni '70 e '80, legati al cosiddetto “piano Condor”. A emettere la sentenza sono stati i giudici della prima sezione penale della Cassazione sulla vicenda dei “Desaparecidos” alcuni di origine calabrese, rapiti e uccisi in Sud America negli anni delle dittature militari. Troccoli, che risiedeva a Battipaglia, è stato arrestato dai carabinieri del Ros, guidati dal generale Pasquale Angelosanto, che hanno eseguito l'ordine di carcerazione emesso dalla procura generale presso la Corte di Appello di Roma sotto il coordinamento del procuratore Antonio Mura e dei sostituti procuratori generali Roberto Cavallone e Francesco Mollace. «L'esecuzione della carcerazione è l'epilogo che rende ulteriore giustizia alle migliaia di vittime che hanno dato la vita per la conquista delle libertà in Sud America. I processi celebrati in Italia sono lo specchio di una giustizia che non dimentica le vittime», ha commentato il sostituto procuratore generale di Roma Francesco Mollace, per molti anni in servizio presso la Dda reggina. Mollace, quale sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma ha seguito il processo di secondo grado sui “desaparecidos” che aveva portato a 24 ergastoli.

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