Calabria

Venerdì 03 Maggio 2024

Calabria, favori e incarichi: altre ombre su Franco Talarico

C’è l’imprenditore pronto ad assumere chiunque gli venga segnalato, il professionista che vorrebbe un posto in un organismo della Regione e c’è anche il parroco che “spiana” la strada al nipote dalla laurea al posto di lavoro. Tutti avevano come punto di riferimento l’assessore regionale al Bilancio Franco Talarico. Messaggi e chat rinvenute nel suo telefonino sono state adesso depositate dai pm della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo e Veronica Calcagno nell’udienza preliminare appena iniziata e scaturita dall’inchiesta Basso profilo in cui l’esponente dell’Udc è sotto accusa per associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e scambio elettorale.

Caccia alle poltrone

Subito dopo la nomina ad assessore al Bilancio della Regione Franco Talarico inizia a ricevere richieste dai suoi “grandi” elettori. C’è per esempio un professionista della provincia reggina che dopo essersi speso in campagna elettorale prova a passare all’incasso: «Vedi che ho un curriculum - scrive a Talarico - per fare garante regionale per l’infanzia... Pensaci». L’assessore risponde: «Rientriamo alla grande». Il pressing sull’assessore si interromperà solo dopo la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli. Qualche giorno dopo il tragico evento infatti il professionista mandava un sms a Talarico: «Franco ovviamente il garante infanzia rinviato a prossima legislatura?». E l’assessore confermava: «Si non si farà». Più o meno nello stesso periodo c’è un professore universitario che garbatamente dà la sua «disponibilità» a essere nominato presidente dell’Organismo interno di valutazione della Regione. Della vicenda viene interessato anche il leader nazionale del partito Lorenzo Cesa e Talarico chiosa: «Nei prossimi giorni si decide.. speriamo bene>. Poche settimane dopo però Talarico verrà posto ai domiciliari. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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