«Da un confronto avuto con l'Onorevole Fassina, il quale ricopre un ruolo centrale nelle commissioni che stanno discutendo gli emendamenti sui tirocinanti calabresi, emerge profondo ottimismo rispetto alla contrattualizzazione dei tirocinanti impiegati nei ministeri (MIC, MIUR e Giustizia)». È quanto si legge in una nota dell'Usb Tirocinanti Calabria. «Questa mattina (5 luglio 2021) siamo stati a Roma per tenere una conferenza stampa presso la camera dei deputati sull'attuale condizione lavorativa di 6.500 persone in Calabria. Durante la conferenza - specifica la nota - abbiamo espresso la posizione di USB rispetto alla vertenza dei tirocinanti calabresi, che è da sempre molto chiara: contrattualizzazione per tutti e tutte.» La contrattualizzazione dei tirocinanti impiegati nei ministeri «consisterebbe in contratti di 18 mesi + 18 mesi. Questa è certamente una vittoria dovuta all'azione sindacale dell'USB e dei tirocinanti tutti, che nell'ultimo anno non hanno mai smesso di mobilitarsi per ottenere i propri diritti, ma rispetto alla questione degli emendamenti, una volta che questi saranno approvati, è fondamentale vigilare sulle modalità con cui verranno scritti i relativi bandi e su come l'esperienza dei tirocinanti verrà valorizzata Lo stesso ottimismo rispetto al futuro dei tirocinanti dei ministeri, non possiamo averlo per ciò che riguarda i tirocinanti degli enti locali. Rispetto a loro, negli emendamenti è previsto soltanto lo stanziamento di 10 milioni di euro per un'eventuale proroga: questo è inaccettabile. Sin dall'inizio di questa vertenza l'Usb ha portato avanti una sola parola d'ordine: contrattualizzazione per tutti i tirocinanti, nessuno escluso. Per questo, per noi la lotta non si ferma e, come in queste ultime settimane, la mobilitazione negli enti locali deve necessariamente continuare. A tal proposito stiamo convocando per il giorno 12 Luglio un'assemblea pubblica dove invitiamo sin da ora sindaci, presidenti delle province, consiglieri regionali e tutta la deputazione calabrese a partecipare e, ognuno in base al proprio ruolo, a prendersi la responsabilità di invertire una volta per tutte la rotta dei tirocinanti calabresi. Avanti verso la contrattualizzazione!».