La famiglia sceglie di non abbandonare al suo destino Paolo Emilio Sisci, 33enne che giovedì mattina ha sprigionato la violenza di un raptus omicida che ha schiacciato la vita della persona a cui più era legato, vale a dire la mamma Filomena Silvestri. Il giovane adesso si trova monitorato a vista all'interno del carcere di via Sergio Cosmai per evitare un eventuale gesto di autolesionismo. Il trascorrere dei giorni, infatti, starebbero rendendo sempre più doloroso il decorso processuale necessario. Tutto questo per il fatto che starebbe affiorando il dolore di un atto non ancora chiaro. Due le ipotesi che si dispiegano come due binari paralleli: gli inquirenti hanno optato per il carcere e la capacità di affrontare il giudizio e i riti previsti dal codice. Con ogni probabilità gli inquirenti potrebbero nominare, e questo nelle prossime ore, anche un consulente tecnico di ufficio che possa valutare la capacità di intendere e volere del matricida.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia