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Inefficienze e ritardi sulla depurazione in Calabria. L’Ue: completato solo un progetto su 23

La Commissione europea certifica la situazione difficile nel settore

La Calabria è in forte ritardo sul fronte degli interventi di adeguamento del settore depurativo. E i fondi stanziati dell’Europa finora sono stati spesi in minima parte. La conferma arriva direttamente dalla Commissione Ue. Rispondendo a un’interrogazione presentata dalla parlamentare Laura Ferrara (M5S), che chiedeva come mai sul portale della “Banca dati depurazione Calabria” le informazioni siano aggiornate ad aprile 2020 e che nulla sia indicato in merito alla procedura d’infrazione 2017/2081, la commissaria per le Politiche regionali Elisa Ferreira, elenca una serie di dati negativi sorprendenti. Si parte dalla bassa percentuale di fondi Ue utilizzati: «Attualmente, le spese certificate del Programma operativo della Regione Calabria 2014-2020 per misure destinate al settore della depurazione idrica ammontano a 7 milioni di euro (su circa 66 milioni di euro messi a disposizione dal Fesr, ndr). Spese per ulteriori 4 milioni di euro sono in corso di verifica per interventi analoghi nel comune di Sellia Marina». Ancora peggio va sul fronte dei progetti ultimati e collaudati. «Fino ad ora - sostiene l’organo esecutivo di Bruxelles - è stato portato a termine e collaudato solo l’intervento di efficientamento e completamento del sistema di depurazione idrica del comune di Crotone». Sul resto degli oltre 20 interventi programmati, invece, si è ancora indietro.

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