Su 671 chilometri di costa calabrese monitorata dall’Arpacal in ben 594 l’acqua del mare è stata giudicata “eccellente”. È questo il dato che viene fuori leggendo il report dell’Arpacal e pubblicato dalla Regione nei giorni scorsi relativo alla qualità delle acque di balneazione. Si tratta di un dato sostanzialmente stabile anche se in leggera contrazione rispetto a quello dello scorso anno. Cosenza e a seguire subito dopo il Reggino sono le zone con i tratti di costa con qualità migliore del mare. Aumentano da 40 chilometri a 47 le zone con acque “buone” mentre scendono da 21 a 15 quelle sufficienti. C’è un importante aumento dei tratti dove l’acqua è stata bollata come “scarsa”. Si è passati da 15 chilometri (ovviamente è una minima parte rispetto alle zone di mare cristallino) a 17,5. È il Reggino l’area che trascina in alto questo dato con 12 chilometri, poi Cosenza con 3,5 e Vibo Valentia con 1,8. Trionfano le province di Catanzaro e Crotone con zero tratti di mare non conforme. Si tratta dei soliti punti che da ani vengono confermati e nei quali vengono poi adottate le ordinanze di divieto di balneazione.
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