«Si convochi immediatamente il Tavolo sul precariato storico della Giunta regionale e si dia seguito agli impegni assunti sia con le segreterie regionali sia con gli stessi lavoratori! Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Calabria sono pronte a proclamare lo stato di agitazione del personale coinvolto se entro breve termine non sarà convocato il previsto Tavolo negoziale». È quanto si legge in una nota di Ferdinando Schipano (segretario aziendale Fp Cgil Giunta regionale Calabria), Giuseppe Spinelli (segretario aziendale Cisl Fp Giunta regione Calabria), Walter Bloise (segreteria regionale Uil Fpl), e dei segretari generali di Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, di Cisl Fp Calabria, Luciana Giordano, e di Uil Fpl Calabria, Elio Bartoletti. «Ancora una volta - esordiscono i sindacalisti - apprendiamo dai quotidiani con estrema indignazione dell’ennesimo giro di giostra che gli esponenti politici del momento in forza al Consiglio e alla Giunta regionale della Calabria stanno offrendo a spese dei calabresi ai soliti amici e parenti. Ancora assunzioni con contratti flessibili di gente che non solo riesce a passare dalle “feritoie” per accedere ai pubblici Uffici delle massime Assise regionali ma non vanta nemmeno curriculum che certifichino un’adeguata preparazione e le competenze necessarie per lo svolgimento di una qualsiasi mansione all’interno di Enti che dovrebbero esprimere il gotha del pubblico impiego nella nostra Regione. Siamo ormai davvero al capolinea! Una classe politica concentrata solo sulla prossima tornata elettorale e che ancora una volta pensa di creare nuovi bacini di “utilizzati” per i propri fini elettorali. La dicotomia in atto - secondo i sei sindacalisti - è palese e inammissibile. Da un lato si tiene in “bagnomaria” il Tavolo regionale sul precariato storico della Giunta regionale (atteso da due mesi dalle scriventi organizzazioni sindacali) che dovrà definire le vere capacità assunzionali dell’Ente, con l’immissione nei ruoli della stessa Giunta di personale altamente qualificato, già formato e da tempo utilizzato in Servizi essenziali. Personale che attende da tempo di essere stabilizzato o di chiarire comunque il proprio status giuridico e la natura del rapporto di lavoro con l’Amministrazione in cui viene utilizzato. Per non parlare poi del Personale interno che attende da troppo tempo il riconoscimento dei percorsi di carriera con l’attivazione delle progressioni verticali! Dall’altro lato si assume, con spregiudicata arroganza, personale privo di qualsivoglia professionalità e senza alcuna selezione, con la connivenza della classe dirigente regionale preoccupata più a non perdere la titolarità delle proprie funzioni di direzione piuttosto che ad attendere a quei compiti di consulenza e supporto tecnico-giuridico che potrebbero indurre il vertice politico a riconsiderare queste deprecabili scelte e ad abbandonare questa deriva populista». «Un sindacato serio e attento - concludono i sindacati - non può e non deve sottacere a tanta indecenza! In Cittadella vengono sfruttate professionalità di prim’ordine, formatesi in anni di servizio e a cui non si vuole dare una definitiva sistemazione in nome dell’esigenza di contenere la spesa del personale, per poi apprendere che detta esigenza viene meno quando si tratta di instaurare nuove forme di lavoro flessibile con soggetti privi di professionalità e competenza ma utili a una causa non meglio specificata dei singoli esponenti politici. Adesso basta!