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L’Agenzia delle Dogane ora è “solo” calabrese e riparte da Gioia Tauro

Nei giorni scorsi a Reggio Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sulla videosorveglianza nel grande scalo

Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tornato in Calabria per dare slancio – in sinergia con gli altri soggetti istituzionali coinvolti - all’annunciato progetto di costruire nel porto di Gioia Tauro uno snodo logistico di portata mondiale, che ponga il territorio calabrese al centro del Mediterraneo e lo prepari a raccogliere le sfide globali del nuovo millennio. In tale contesto, qualche giorno fa si è riunito alla Prefettura di Reggio Calabria il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato il tema della “videosorveglianza nel Porto di Gioia Tauro”.
Direttore Minenna, l'istituzione della Direzione autonoma dell'Agenzia delle dogane in Calabria, con sede a Gioia Tauro, rappresenta una ottima notizia per la regione. Come si è arrivati a centrare questo obiettivo?
Quando ho assunto qualche mese fa l’interinato della ormai ex Direzione interregionale Campania-Calabria ho voluto visitare tutti gli uffici delle due regioni; devo ammettere di essere rimasto particolarmente colpito dalle condizioni di talune realtà calabresi e dal morale del nostro personale impegnato quotidianamente a fronteggiare i gravosi compiti istituzionali a tutela dell’erario e della salute pubblica, per giunta in tempo di pandemia. È maturata così l’idea di separare i due territori a vantaggio di un maggiore presidio».

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