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La Regione Calabria si affida all'Università per recuperare i ritardi sui rifiuti

La Cittadella dà all’Unical il compito di redigere un «Piano stralcio» adeguato

a Cittadella si affida all’Università della Calabria per la redazione di uno «stralcio» che possa adeguare alle norme europee il Piano regionale sui rifiuti attualmente in vigore. È un decreto del direttore generale del dipartimento Ambiente Gianfranco Comito a dare il via libera alla convenzione che disciplina i rapporti tra Regione e Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (Dimes) dell’Unical: per la redazione del Piano stralcio, da effettuare entro il prossimo 15 giugno, è previsto un corrispettivo di 70mila euro (più Iva).

La scadenza da rispettare per questo adempimento, che rappresenta una «condizione abilitante» per accedere ai fondi Ue destinati al settore nei prossimi anni, è però in realtà già passata da un pezzo. Nel decreto dirigenziale infatti si legge che la stessa Commissione europea ben 5 mesi fa – il 16 dicembre 2020 – aveva posto l’attenzione sulla mancata ottemperanza, da parte dell’Italia, dell’obbligo di conformare i Piani regionali di gestione dei rifiuti e i programmi di prevenzione alle ultime direttive comunitarie, chiedendo alle autorità nazionali di comunicare tali adempimenti entro il primo marzo 2021.

Tre mesi fa (19 febbraio), poi, la Regione ha informato il Ministero dell’Ambiente della volontà di procedere con l’approvazione di «un Piano Stralcio idoneo ad integrare e adeguare i contenuti del piano vigente, anche sulla base delle linee di indirizzo approvate con deliberazione di Giunta regionale n. 340 del 2 novembre 2020».

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