“Lasciano, irresponsabilmente e colpevolmente, le scuole ancora aperte mentre la Calabria affonda, letteralmente travolta dal virus, che continua a contagiare bambini e insegnanti e seminare morte: siamo oramai a mille morti (996, con i 9 di oggi!) dall’inizio della pandemia”! È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da mesi impegnato a condurre una solitaria battaglia per la chiusura e l’attivazione della Dad in tutte le scuole!
“Altri bimbi e maestri contagiati, a Cosenza, sono, purtroppo, il risultato delle scuole aperte in nome della folle e irresponsabile battaglia ideologica sulla riapertura degli istituti. Un sacrificio e un massacro che si potevano e dovevano evitare, dichiara Corbelli. A cosa è servito, riaprire le scuole a sole quattro settimane dalla fine dell’anno scolastico? Che senso ha? Che risultati si spera(va) di ottenere con altri 15-20 giorni di lezione, se non nuovi contagi e drammi per le famiglie interessate? Possibile che nemmeno la situazione drammatica che sta vivendo la nostra regione (oggi altri 414 contagi e 9 morti!), e in particolare la provincia di Cosenza, letteralmente travolta dal virus, con migliaia di contagi e decine di morti (più di 2500 nuovi positivi e 40 decessi, in dieci giorni!), la disastrata sanità calabrese e la disperata situazione degli ospedali, nonostante il sacrificio degli operatori sanitari, letteralmente collassati e in ginocchio, sia bastata per scongiurare la riapertura delle scuole? Perché si è, irresponsabilmente e colpevolmente, scelto di mandare al massacro bambini, ragazzi, docenti, mettere a grande rischio loro e le loro famiglie? Perché ancora oggi si tengono aperte e in presenza le scuole, da quelle dell’infanzia alle medie? Avevo chiesto al presidente Spirlì di fare come ha fatto il suo collega Emiliano in Puglia, disponendo, su richiesta delle famiglie, la Dit per tutte le scuole di ogni ordine e grado, sino alla fine dell’anno scolastico. Perché non lo ha fatto limitandosi invece a raccomandare la Dad solo per gli istituti superiori? Perché in Puglia sì e in Calabria no? Perché in Calabria, si è scelto di sacrificare bambini e ragazzi innocenti insieme ai loro maestri? Avevo anche chiesto a Spirlì di acquisire (come ha già fatto la Lombardia e si apprestano a fare anche altre regioni) i test salivari, semplici, fai da te, affidabilissimi, meno invasivi e non fastidiosi e dolorosi, come invece sono (penso soprattutto ai bambini, ma anche agli anziani e ad altri soggetti fragili) i tamponi nasali. Perché, anche in questo caso, in Lombardia sì e in Calabria, invece, no? Siamo figli di un Dio minore? Purtroppo continuo, come San Giovanni, a gridare nel deserto, mentre la Calabria affonda, travolta dal virus e ignorata, abbandonata da tutti (dalle Istituzioni, ad ogni livello, dal più basso a quello più alto del Quirinale!) al suo tragico destino”! Corbelli infine “non esclude una nuova, clamorosa protesta gandhiana, che sta valutando se promuovere in serata sulla popolare pagina Fb di Diritti Civili”.
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