«Non si può più tollerare questo tipo di atteggiamento. O cambiate passo, oppure sarò costretto a ritirare l’intesa con Longo che ha portato alla vostra designazione». Al decimo piano della Cittadella le parole del presidente Nino Spirlì risuonano forte. L’affondo è rivolto soprattutto nei confronti dei commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere, a suo dire “colpevoli” di non aver assicurato fin qui il giusto supporto nell’azione di contrasto al Covid. Il governatore è un fiume in piena e nella dura “reprimenda” non risparmia un passaggio «su qualche manager impegnato a tirare la volata a qualche candidato in vista delle elezioni regionali». A chi si riferisse, il facente funzioni, non è dato sapere, certo è che la sfuriata coglie (e non poco) di sorpresa i commissari arrivati ieri a Catanzaro per l’ormai tradizionale riunione dell’Unità di crisi regionale. È la conferma di una tensione alle stelle per una situazione che ogni giorno diventa sempre più complicata. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria