Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Agguati e omicidi, il pentito Mantella racconta la "cupola" Vibonese

L'aula bunker di Lamezia Terme dove si sta celebrando il processo Scott-Rinascita

«Modestamente criminale ci sono nato, avevo il coraggio già dentro la pancia di mia madre». Esordisce così nel maxi processo Scott Rinascita Andrea Mantella, boss scissionista vibonese dal 2016 collaboratore di giustizia. Per lui sono state riservate 12 udienze e l’esordio in aula fa capire che forse non basteranno. Più volte chiede all’«illustrissimo» procuratore Annamaria Frustaci di poter precisare perché «io non voglio sbagliare, sono inattaccabile». Il pm della Dda, per questa prima udienza, gli chiede di ricostruire la sua lunga e brutale carriera criminale iniziata appena 13 e con tre omicidi prima di diventare maggiorenne. Omicidi, agguati, estorsioni, ma anche alleanze e tradimenti il tutto farcito da aforismi sul mondo criminale: «Se sai sparare non sai ragionare, difficile che si riesca a mettere insieme tutte e due le cose». E poi l’assurda morale del criminale che spiega di aver ucciso ancora minorenne ma di non aver mai effettuato reati «volgari come stupri o scippi». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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