La fame nera. I volti dei parrucchieri scesi in piazza a Cosenza ricordano i personaggi del più celebre dei romanzi di Victor Hugo: “I miserabili”. La pandemia sta travolgendo le loro vite anche se nessuno vuol cedere il passo alla rassegnazione e la protesta inscenata in piazza 11 settembre ne è la prova. Alla paura del contagio s’è aggiunta quella del futuro economico e le limitazioni imposte dalla “zona rossa” non fanno che accrescere l’angoscia. I ristori appaiono insufficienti e le soluzioni proposte dal Governo inadeguate. Restare chiusi per un mese significa ritrovarsi sul lastrico. E quanto grave sia la situazione economica nella nostra regione lo sottolinea il responsabile regionale di Confcommercio, Klaus Algieri, che guida pure la Camera di Commercio di Cosenza. «È tempo di mettersi seriamente a discutere per trovare una soluzione – ha dichiarato - ci sentiamo in balia di noi stessi, senza nessuna strada da seguire. Tante parole ma pochi fatti. La responsabilità oltre che politica è anche di alcuni corpi intermedi. La nostra Regione non ha un indirizzo da seguire. Si decidono le cose sulla base del nulla senza un criterio o una regola logica». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria