Esattamente quattro mesi dopo, la Calabria torna in zona rossa. Il 29 novembre scorso questa regione tornava in zona “arancione” dopo un mese in “rosso”. Il ritorno al passato inizierà nella giornata di domani. Con quali conseguenze? Probabilmente nefaste per il già debole tessuto economico. La chiusura forzata, per almeno due settimane, dei negozi e di altre attività produttive non considerate indispensabili, rischia di piegare in maniera definitiva diverse imprese. La situazione è preoccupante e non lascia tranquillo nemmeno Aldo Ferrara, presidente di Unindustria: «Facciamo appello al governo e alla Regione per fa sì che i ristori vengano erogati in tempi brevissimi. Questo è il primo passo, immediato, per evitare il tracollo di molte attività». Oltre alle politiche d’impatto, serviranno poi progetti di più ampio respiro. «Non vi è dubbio - ragiona Ferrara - che c’è necessità di superare la logica degli “stop and go”, puntando su misure strutturali in grado di fornire ossigeno alle imprese calabresi». Insomma, serve correre. E per farlo è necessario implementare la campagna vaccinale e puntare all’immunizzazione di massa. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria