L’annuncio risale a un mese e mezzo fa ma, al di là del clamore del momento, che ha avuto anche una risonanza nazionale, cominciano a farsi strada perplessità anche in chi aveva salutato come una svolta la decisione della Regione Calabria di sospendere tutte le autorizzazioni per i parchi eolici e gli elettrodotti. Una nota stampa del 9 febbraio dava notizia che lo stop era stato «disposto» dall’assessore all’Ambiente Sergio de Caprio perché a suo dire questi impianti «rappresentano una violenza alla bellezza della Regione e allo sviluppo del turismo». Il problema è che all’annuncio non è seguito né un atto di indirizzo politico né una disposizione normativa, ovvero una legge regionale, che sarebbe poi l’unico provvedimento che potrebbe davvero stoppare l’installazione di pale e tralicci. Nulla, nessun atto ufficiale è stato reso noto. Così alle riserve iniziali di chi si occupa di energie rinnovabili si sono via via aggiunti anche i dubbi provenienti dal variegato fronte dell’ambientalismo calabrese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria