Un bilancio dei posti letto destinati a pazienti Covid e non in reparto e terapia intensiva presenti in Calabria, è stato fatto stamani nel corso degli Stati generali della Calabria, convocati per valutare l'andamento della pandemia dal presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì e al quale hanno partecipato i commissari delle Asp e delle Aziende ospedaliere delle cinque province.
«Il Covid non è l'unico problema - ha detto il direttore amministrativo dell'Asp di Catanzaro Francesco Marchitelli - anche perché noi, in questo anno, con il Covid, in pieno piano di rientro abbiamo attivato 311 posti letto su 349 previsti, tra questi ben cinque oncologici con grande sforzo. A Lamezia abbiamo 12 posti letto di terapia intensiva, 4 occupati. Venti posti letto di degenza Covid di cui nove occupati». Sempre a Catanzaro, al policlinico Universitario "Mater domini" ci sono 40 posti letto Covid, 15 di terapia sub intensiva e 6 di intensiva, «nell'attesa - ha spiegato il commissario Giuseppe Giuliano - di quelli di Villa Bianca dove ci sono stati problemi con l'agibilità, ma a breve dovrebbero nascere 40 posti letto». Al Pugliese-Ciaccio, invece, ci sono 36 posti di Malattie infettive interamente destinate al Covid e 24 posti di Malattie Covid, 16 posti di terapia intensiva Covid più altri sei se necessari (11 le terapie intensive no Covid). «Al momento ci sono nove pazienti in terapia intensiva Covid - ha sottolineato Francesco Procopio, commissario dell'Azienda - ma il problema sono i 36 posti di Malattie infettive al momento sono occupati. Di questi 14 sono attrezzati come sub intensive. Dei 24 posti di Medicina Covid, di cui quattro sono sub intensiva, attualmente sono disponibili solo nove posti. Stiamo per attrezzarne altri 15 come sub intensiva. Sono già arrivati gli arredi, mancano solo i ventilatori per i quali abbiamo già avviato le gare».
L'Azienda Ospedaliera di Cosenza dispone di 424 posti letto di terapia intensiva e sub intensiva con personale dedicato e attivo. Di questi 78 sono dedicati ai pazienti Covid ripartiti tra Malattie infettive, Anestesia e rianimazione, Pneumologia, il presidio di Rogliano e 12 di sub intensiva. «I posti letto accreditati - ha chiarito Isabella Mastrobuono, commissario dell'Ao di Cosenza - quelli, cioè, che in teoria dovremmo avere, sono 743, mentre quelli previsti dal piano di rientro sono oltre 500».
Al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria i posti Covid sono 108 tra Malattie infettive e pneumologia, 29 dei quali sono terapie sub intensive. Le terapie intensive a disposizione sono 16 Covid e 12 non Covid. «Raddoppiando i serbatoi per l'ossigeno - ha ribadito Iole Fantozzi, commissario del Gom - possiamo arrivare fino a 136 pazienti. In questo momento sono ricoverati 80 pazienti su 108, alcuni dei quali nelle sub intensive».
Domenico Sperlì, commissario Asp di Crotone ha tracciato la fotografia dell'ospedale San Giovanni di Dio dove sono stati attivati 45 posti letto Covid, più otto che potrebbero essere immediatamente attivi in tenda. «Di questi - ha spiegato Sperlì - attualmente 29 sono occupati. Sei sono i posti di terapia intensiva, ma non ci sono persone ricoverate al momento. Il personale che si occupa dei pazienti e' strutturale, ma se dovessero aumentare i ricoveri sarebbe necessario assumere soprattutto medici e non infermieri».
A Vibo Valentia non ci sono posti di rianimazione Covid ma sono cinque le terapie intensive che stanno per essere attivate che si aggiungeranno alle sei non Covid già attive. Dieci i posti Medicina Covid, sei a Malattie Infettive. «Inoltre - ha sostenuto Maria Bernardi, commissario dell'Asp vibonese - stiamo chiudendo con la Regione un finanziamento che ci dovrebbe permettere la ristrutturazione della torre di Malattie Infettive dove dovremmo portare il pronto soccorso Covid, la terapia intensiva e sub intensiva dedicata.
Caricamento commenti
Commenta la notizia