Dalle prime ore di questa mattina, militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro stanno eseguendo, su delega di questo Ufficio di Procura, attività di polizia giudiziaria in relazione a indagini su frodi carosello perpetrate nel settore della commercializzazione del pellet. Più in particolare, sono in corso di esecuzione circa trenta perquisizioni riguardanti i consulenti degli indagati, le sedi di cartiere ed utilizzatori di fatture false, nonché i loro domicili, ubicati nella Regione Calabria e nella provincia di Palermo. L’indagine ai danni dello Stato riguarda la manipolazione di numerose pratiche Gse (Gestione Servizi Energetici) per frodare il sistema degli ecoincentivi (conto termico). Alla data attuale, ventitré persone fisiche sono a vario titolo iscritte nel registro degli indagati per “Associazione per delinquere a carattere transnazionale” (art. 416 c.p. e art. 3 L. n. 146/2006), finalizzata alla frode fiscale, e per “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” (art. 640 bis c.p.). Le operazioni, tuttora in corso, vedono l’impiego complessivo di circa 110 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, supportati dai Reparti del Corpo competenti per territorio.