Il Tar dà ragione al Comune di Conflenti e rigetta sospensiva tesa a bloccare il Bando Borghi. La vicenda riguarda la corretta attribuzione delle risorse anche dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva, alla quale di recente si erano opposti alcuni Comuni che, sotto l’amministrazione Oliverio, erano stati coinvolti nella procedura di ripartizione delle somme attribuite al Bando in barba alle finalità dell’Avviso pubblico.
In questi giorni il Comune di Figline Vegliaturo, tra gli altri, si era opposto ricorrendo al Tar per chiedere la sospensiva della procedura in itinere dopo la pubblicazione della graduatoria. Ma il
Tar ha rigettato l’istanza del Comune di Figline Vegliaturo. Nella memoria di costituzione, il legale del Comune di Conflenti, avvocato Alfredo Gualtieri del Foro di Catanzaro, aveva evidenziato «l’infondatezza del ricorso in quanto basato su una prospettazione non solo molto “parziale”, oltre che “di parte”, quanto orientata a pretendere (attraverso la richiesta di annullamento in sede giurisdizionale) una palese illegittimità da parte della Regione, “rimessa sulla giusta strada” a suon di diffide dopo la “tentazione” avuta (in periodo preelettorale) di distribuire “a pioggia” l’intero finanziamento messo a bando addirittura dopo aver già definito la procedura ad evidenza pubblica ed individuato i beneficiari».
Il Comune di Conflenti, rientrando nelle caratteristiche richieste dal Bando, aveva partecipato alla procedura trasmettendo, mediante piattaforma telematica, la domanda di agevolazione. Con successivo decreto n. 1737 del 14.2.2019, è stata nominata la Commissione esaminatrice, con il compito di valutare le proposte di progetto inoltrate dai Comuni partecipanti ed ammesse alla procedura, utilizzando i criteri ed i relativi punteggi stabiliti dall’art. 12 dell’Avviso pubblico.
“Bando Borghi”, il Tar dà ragione a Conflenti: rigettata la sospensiva
Presa visione della graduatoria alcuni Comuni, tra cui Figline Vegliaturo, si erano opposti
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