Sono state dichiarate illegittime le due ordinanze, emesse dal presidente della giunta regionale della Calabria nei mesi di maggio e luglio dello scorso anno, dirette alla società Mi. Ga. (oggi “E.Waste S.r.l.”) per il riversamento dei rifiuti nel proprio sito di Celico, secondo specifiche modalità esposte nel provvedimento. Al pari illegittime sono state ritenute le conseguenti disposizioni attuative emanate dal dipartimento regionale Ambiente e Territorio. Questi i termini fissati dalla sentenza del Tar, che era stato adito dal soggetto gestore del sito di Celico, rappresentato dall’avvocato Enrico Francesco Ventrice, contro i provvedimenti assunti dalla Regione con richiesta di risarcimento danni. L’organo di giurisdizione amministrativa, accogliendo in massima parte le tesi della società ricorrente, ha condannato la Regione al pagamento di una somma risarcitoria, che dovrà essere determinata secondo i criteri indicati nel testo dello stesso pronunciamento. La sentenza ha puntualizzato che le due ordinanze, unitamente alle note di carattere attuativo, hanno già avuto esecuzione e «i loro effetti non sono eliminabili», per il che ha valutato di non annullarle, «essendo sufficiente la declaratoria di illegittimità». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria