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Coronavirus Calabria, l'unità di crisi: opportuna chiusura temporanea di tutte le scuole

Riunione dell'organismo che gestisce l'emergenza. La decisione finale dopo la risposta sulle dosi di vaccino disponibili. Inclusi nella "fase 1" anche i soggetti fragili e i loro conviventi. Nuove disposizioni sui punti di somministrazione

La sede della Regione Calabria a Catanzaro

«Si ritiene opportuno e auspicabile, così come determinato in altre realtà regionali, la temporanea chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, anche al fine di avviare una massiccia e immediata vaccinazione a tutti gli operatori scolastici in modo che possano, al meglio e senza eccessivi rischi, operare all’interno degli istituti per la limitazione dei contagi con gli alunni in presenza». È quanto deliberato dall’Unità di crisi regionale per il Covid-19, convocata questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro. La decisione definitiva sulle prossime forme di didattica arriverà dopo la risposta, da parte della struttura commissariale nazionale per l’emergenza, in ordine alla distribuzione delle dosi di vaccino necessarie per la popolazione scolastica. Al vertice, oltre al presidente della Regione Calabria, al commissario ad acta della Sanità e agli altri componenti dell’Unità di crisi, hanno preso parte anche il consigliere nazionale Anci Marco Maiolo e il segretario generale Ugl Calabria e segretario nazionale Ugl scuola Ornella Cuzzupi.

Le scuole

L’Unità di crisi ha constatato che «il trend dei contagi, attualmente in ascesa, per come dimostrato anche dagli ultimi dati forniti dall’Istituto superiore della sanità», richiede «l’assunzione di iniziative più incisive a tutela dell’intera popolazione scolastica regionale. La scuola – è scritto nel verbale redatto dall’Unità di crisi – è fondamentale per il futuro del Paese e la didattica in presenza è un bene inestimabile dal quale non si può prescindere; tale assioma non deve, tuttavia, impedire che sia messa in opera una strategia di ampio respiro che punti al contenimento dei contagi attraverso l’innalzamento di una vera e propria diga rappresentata dal personale scolastico vaccinato. Solo in tal modo sarà possibile mettere in pratica le soluzioni che portano a una scuola in presenza con una buona dose di sicurezza».

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