Sara Scarpulla, la madre di Matteo Vinci, il giovane biologo ucciso il 9 aprile 2018 con un’autobomba a Limbadi (Vibo Valentia), sarà candidata al Consiglio regionale della Calabria con il Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale. A renderlo noto, in un post su facebook, è stato Pino Aprile, il fondatore del Movimento, che alle prossime Regionali in Calabria sostiene la candidatura a governatore del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Una stele che ricordi, dinanzi al Comune di Limbadi, i nomi delle vittime di mafia. Anzi - scrive nel post Pino Aprile - dei "martiri", perché tali li definì Giovanni Paolo II nella sua famosa invettiva in Sicilia. Lo chiede Sara Scarpulla; lei e suo marito Francesco sono i genitori di Matteo Vinci, loro unico figlio educato alla legalità nella patria dei Mancuso e morto il 9 aprile 2018, bruciato vivo in un attentato con una bomba, insieme a suo padre, rimasto invalido. La proposta di Sara e Francesco viene ora fatta propria dal Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, che la sosterrà in tutte le sedi, e ha chiesto a Sara Scarpulla di portare la sua battaglia contro la 'ndrangheta nel Consiglio regionale, quale candidata dal M24A-Et. Sara ha accettato. La ringraziamo: siamo onorati - rimarca Aprile - di poter fare della storia e delle battaglie dei Vinci la nostra bandiera contro i Mancuso di Limbadi e la 'ndrangheta».
Caricamento commenti
Commenta la notizia