Grande è l’attesa tra i figli spirituali di Mamma Natuzza per l’assemblea della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime di domenica sette marzo (prima convocazione ore 15,30) che dovrebbe definitivamente chiudere ogni forma di contrasto tra la l’ente morale e la Curia vescovile e portare alle modifiche dello statuto a all’adozione del disciplinare del santuario mariano. Una fase importante che Covid permettendo dovrebbe portare all’apertura al culto, in tempi brevi, della chiesa realizzata nella Villa della Gioia, sulla quale Natuzza si è spesa con fede fino agli ultimi giorni della sua vita.
All’ordine del giorno dell’assemblea figura la discussione e analisi dei testi pervenuti dalla Congregazione per il Clero, contenenti modifiche allo statuto e al regolamento per la elezione del consiglio d’amministrazione, nonché la convenzione tra Fondazione e Diocesi circa l’uso della chiesa.
Nella lettera viene anche richiamato il carteggio già allegato alla prima convocazione del novembre scorso, poi saltata a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, in cui sono stati inseriti i documenti «elaborati – afferma il presidente Anastasi – di concerto con il Pontificio Consiglio dei Testi legislativi, con la Congregazione per il vescovi e con il personale contributo di vescovi prudenti a conoscenza della vicenda».
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