Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Cassa integrazione in Calabria, dati allarmanti. A gennaio fermi 19mila lavoratori

È cambiato il mondo ed è cambiata l’economia, per il momento in peggio. E in Calabria lo scenario resta preoccupante, come emerge dagli ultimi dati elaborati dal centro studi Mercato del lavoro e contrattazione dell’associazione “Lavoro & welfare” dell’ex ministro Cesare Damiano. L’esponente dem parla di «dato poco rassicurante» e di «normalità ancora lontana», guardando anche all’evoluzione epidemiologica. Ma si dice «sicuro che il premier Draghi troverà le giuste risposte per difendere salute e occupazione». A gennaio, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, le ore di Cassa integrazione (Cig) sono cresciute del 1.582,47% (3.062.288 ore tra Cig e fondi di solidarietà). Un dato che si traduce non solo in termini di perdita di ore di lavoro ma anche in termini reddituali per i lavoratori interessati, confermando al momento l’interruzione di quel trend di riduzione durato il tempo di un’estate. L’aumento dei contagi e delle richieste di ore Cig è stato direttamente proporzionale, anche se con un andamento tra alti e bassi di mese in mese. Nel mese scorso, in Calabria le ore di Cig da regime ordinario (senza Fondi di solidarietà, Fis) sono salite a 1.825.698 (+871,57%) rispetto al 2020: a Catanzaro +593%, Cosenza +1.675,19, Crotone +3.720,35, Reggio Calabria +442,89, Vibo Valentia +1.591,13. La richiesta maggiore è stata per la Cig ordinaria (incluse le nuove richieste di sospensione per Covid-19), con un incremento del 906,68%. Potete leggere l'articolo completo nell'edizione cartacea - Calabria

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