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Vaccini in Calabria, la fuga in avanti di Reggio. Le altre Asp aspettano la Regione

La fuga in avanti di Reggio, l’attesa delle altre province, le necessità di un coordinamento della Regione. Tra polemiche e sospetti, la Calabria procede in ordine sparso nella vaccinazione anti-Covid. Ed è proprio la necessità di una strategia unitaria che, allo stato, catalizza gli sforzi. I numeri ufficiali, quelli del report nazionale del commissario per l’emergenza, confermano la Calabria all’ultimo posto in Italia con il 62,4%, pari a 65.143 dosi somministrate rispetto alle 104.370 consegnate.

Sulle vaccinazioni non sono mancate le polemiche nelle ultime ore: «Noi non lasciamo i vaccini nel frigorifero», è la linea scelta dall’Azienda sanitaria reggina, che da venerdì sta vaccinando anche professori e forze dell’ordine. Le altre Asp aspettano la Regione. Domani dovrebbe tenersi un confronto sulla piattaforma informativa che in Sicilia – per non andare troppo lontano – funziona, e bene, già da giorni. Gli over 80 si prenotano al telefono o tramite pc. Anche sulle scuole tutti, tranne Reggio, aspettano notizie dalla Regione: oggi il governatore facente funzioni Spirlì (che ha tuonato sabato contro le fughe in avanti, ironia della sorte proprio nella “sua” Taurianova) dovrebbe presiedere l’ennesima riunione per definire tempi e modalità della campagna.

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