I ritardi a livello regionale, la piattaforma di Poste Italiane non attivata e i vaccini arrivati che non possono essere conservati. A Reggio si decide di andare oltre, di non aspettare. Ci sono le circolari del Ministero della Salute che dicono tutto. E quindi via alle vaccinazioni nelle scuole del Reggino e ieri anche dei Carabinieri di Taurianova (oggi si dovrebbero superare le 400 dosi iniettate alle forze dell’ordine), mentre contatti sono in corso con il Comando provinciale della Guardia di Finanza. Si va avanti a spron battuto, quindi.
Ma non tutto è andato per il verso giusto. Le polemiche non sono mancate. Il caso nel caso è quello dell’Istituto comprensivo “Scopelliti Green” di Rosarno, presieduto Giuseppe Eburnea, scelto come primo centro vaccinale in assoluoto per la somministrazione dei vaccini da parte di Gabriella Eburnea, sorella del preside e medico dell’Asp. La dirigente dell’Azienda, però, respinge ogni illazione: «Abbiamo iniziato con il “Severi” di Gelardi, non con mio fratello – chiosa –. Lui ci ha concesso solo i locali. Certo, se ho la possibilità di agire velocemente con chi mi aiuta…».
Linea dura di Spirlì
Il presidente Spirlì però sembra non gradire l'accelerazione sui vari fronti: «Trovo vergognoso andare a cercare santi in paradiso per vaccinazioni non autorizzate». Così il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, su eventuali fughe in avanti: «Ogni sorpasso a destra offende un avente diritto. Per salvare vite – prosegue Spirlì – non bisogna cercare raccomandazioni, ma rispettare le regole. Questa è la brutta Calabria che non ci piace, quella che offende le persone oneste che seguono le leggi e amano questa terra». Domani è in programma un nuovo incontro sulle vaccinazioni del personale scolastico.
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