Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Scuola in Calabria, Spirlì: "I nostri ragazzi sceglieranno tra presenza e distanza"

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì

Una nuova ordinanza regionale per consentire agli studenti di scegliere la tipologia di didattica da adottare. L'ha annunciata in una diretta Facebook il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì, spiegando che "lavoriamo su un’importante ordinanza che prevede la possibilità di scelta della didattica per i nostri ragazzi, sia in presenza sia a distanza". Spirlì si è soffermato sulla situazione della scuola in Calabria (la didattica in presenza nelle Superiori riprende l’1 febbraio): "Ho cercato di restare medio, in mezzo alle esigenze di famiglie, ragazzi e molti insegnanti e le pretese del ministro Azzolina, che per giustificare le spese per l’acquisto degli stupidissimi banchi a rotella e tenere testa a tutta l’Italia su un principio solo suo, ha spaccato l’unità degli italiani su un argomento importante quale la tutela della salute dei nostri giovani, ragazzi, bambini, insegnanti e personale scolastico". "Non si è riflettuto - ha aggiunto Spirlì - sul fatto che siamo in piena pandemia. Esimi professori, che affiancano il governo stesso come il professor Galli, continuano a dire che i contagi risalgono del 25% quasi quando si riaprono le scuole, e non va bene. Quindi, non siamo pazzi o scriteriati a cercare di salvare ragazzi e famiglie. Il diritto allo studio - ha sostenuto il presidente - è sacrosanto e mai mi sarei messo a negarlo, non stiamo parlando di scuole chiuse ma di aule chiuse e di studio e didattica a distanza, così come ci sono gli acquisti a distanza". Secondo Spirlì "la tutela della salute dei nostri ragazzi non è un giochino o un braccio di ferro tra un ufficio e l’altro, tra la Regione e un tribunale, tra il presidente e forze politiche avverse, tra genitori per il sì e genitori per il no. Smettiamola. La didattica a distanza a mio parere è un’esigenza, però nel pieno rispetto di chi non la pensa in questo modo, ritengo che una buona proposta è quella su cui stiamo lavorando da ieri, su mia richiesta, sia nei miei uffici che fuori, con tutto il team di persone che stanno mettendo in piedi un’ordinanza con la proposta della didattica integrata. O meglio, di una scelta che - ha spiegato il presidente facente funzioni della Regione - si possa fare nelle famiglie, d’accordo con le istituzioni scolastiche, per cui ci saranno ragazzi che studieranno da casa e ragazzi che potranno studiare in presenza. In questo modo non ci sarà un’eccessiva presenza dei ragazzi sui mezzi di trasposto, che comunque sono già stati organizzati per essere utilizzati al 50%, e questo dev'essere cura del personale che lavora su questi mezzi". "Stiamo cercando di capire - ha quindi concluso il presidente della Regione - fino a quali classi ci possiamo spingere, perché non vorrei che per un eccesso di concessione mettessimo in pericolo l’ordinanza per tutti".

leggi l'articolo completo