«I ristori? In ritardo e insufficienti». Non usa mezzi termini il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara per un giudizio sui sostegni statali al mondo delle imprese colpito dagli effetti della pandemia. E lo fa raccogliendo quello che definisce «il sentiment di tutti i colleghi imprenditori». Tra decreto Rilancio e i decreti Ristori sono stati erogati in Calabria rispettivamente 135 milioni e 86 milioni. Ma l’effetto della pandemia sull’economia calabrese, le stime parlano del crollo di almeno un quinto dei fatturati, non è di quelli leggeri: si potrebbe dire che si sia abbattuta su un’economia inserita tra le categorie più “a rischio”. «Lo stato di salute del tessuto produttivo è immaginabile – spiega – era già fragile e gli effetti sono pesanti. Ma l’economia calabrese nel complesso sta mostrando anche resilienza, perché si sta guardando al dopo pandemia e a una stagione di grandi opportunità che potrebbe aprirsi a fine emergenza». Il riferimento è alla programmazione europea 2021-2027 e al Recovery plan, ma anche alle iniziative della Regione - «che con Calabria competitiva, anche su nostra proposta, risponde a esigenze di liquidità immediata per fare fronte alle varie spese, tra fisco, fornitori, cassa integrazione» - e all’iniziativa sinergica del sistema confindustriale del Mezzogiorno.
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