Il capoluogo di regione non ha un Centro Covid. Il 2021 a Catanzaro si è aperto in perfetta continuità con l’anno appena terminato e all’attivo dell’emergenza coronavirus si aggiunge un’altra scadenza non rispettata. È quella del 30 dicembre che qualche settimana fa la Prociv diede come data ultima e certa per fare di Villa Bianca il Centro Covid disposto dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, con l’ordinanza del 85 del 10 novembre. La Protezione civile regionale chiese e ottenne le carte, ma l’ordinanza targata Spirlì almeno per quel che concerne il capoluogo di regione non è mai stata applicata. Sullo sfondo non c’è alcuna impugnazione, semmai un mistero che dà luogo a una matassa ormai inestricabile mentre la Calabria resta ad alto rischio contagio. L’ordinanza che avrebbe dovuto portare sui Tre colli 100 posti letto da destinare a pazienti Covid dettava tempi stringenti, ma i giorni, le settimane e i mesi passano e il progetto non spicca il volo. Anche adesso che la terza ondata di contagi non è più un’ipotesi, in effetti, a Catanzaro sono i fatti a parlare di ordinanza totalmente disattesa. I giorni concessi erano cinque, ma da allora ne sono passati ormai 60.
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