«Senso di responsabilità e di sensibilità istituzionale ci hanno portato a richiamare - accogliendo le sollecitazioni dei componenti la Commissione pervenutemi anche in modo formale - la difficile situazione del Sant’Anna, e soprattutto a non dimenticare le grandi professionalità che hanno contribuito a farne nel tempo una delle realtà più importanti e blasonate in campo nazionale sulle patologie cardio-vascolari ed il loro trattamento». Lo ha detto il presidente della terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative”, Sinibaldo Esposito, aprendo la seduta odierna incentrata sulle problematiche del Sant’Anna Hospital di Catanzaro. «Ciò, tuttavia nella consapevolezza del ruolo della Commissione e dei relativi componenti, che è un ruolo politico e non tecnico-amministrativo e, pertanto, non risolutorio sul piano decisorio». Al presidente Esposito - che ha riferito che il commissario ad acta per il Piano di Rientro, dott. Giudo Longo e la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro hanno inviato una e-mail agli uffici della Commissione, motivando la loro assenza - i rappresentanti della clinica catanzarese hanno riconosciuto il merito «di avere aperto, con la convocazione della Commissione Sanità, quello che, ad oggi, resta il primo confronto istituzionale sul tema».
Le audizioni
Ha aperto le audizioni odierne, il dott. Giacomino Brancati, in qualità di vicario del Direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute, ripercorrendo l’iter dell’autorizzazione e accreditamento per quanto concerne le responsabilità afferenti al Dipartimento Tutela della Salute. Ha maggiormente posto l’attenzione sull’ultimo atto del Dipartimento, riguardante la trasmissione del verbale dell’Ota (organismo tecnico autonomo), all’Asp di Catanzaro in data 30 dicembre 2020. Successivamente, rappresentanti del Sant’Anna Hospital (il direttore sanitario Antonio Soccorso Capomolla e Giovanni Parisi, presidente del Cda), hanno richiamato «l’iter per il rinnovo dell’accreditamento che risale al 2015. Ma il percorso non si è concluso e non per colpa addebitabile al Sant’Anna Hospital, bensì - hanno asserito i vertici - per la scarsa comunicazione tra Asp e Regione. Oggi abbiamo appreso dal dott. Giacomino Brancati, che è stato trasmesso all’Asp il verbale dell’Ota che ribadiva la persistenza dei requisiti per l’accreditamento con determinate raccomandazioni. Quindi, non comprendiamo i motivi della sospensione della nostra attività formalizzataci dall’Asp». Significativa la testimonianza offerta dal direttore del Dipartimento di chirurgia cardiovascolare, Daniele Maselli, nel ribadire che «il Sant’Anna è una eccellenza che ha dato risposta significativa alla richiesta di pazienti cardiovascolari calabresi».
Unità d'intenti
«Convergenza ed unità d’intenti - ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità, Sinibaldo Esposito - sono la sintesi di tutti gli interventi dei componenti della Commissione in quanto all’unisono è stata espressa la gravità della situazione, il grido d’allarme per le ricadute negative soprattutto nei confronti degli anelli più deboli, vale a dire i pazienti ed i lavoratori. Dai lavori della stessa Commissione - ha aggiunto - sono emerse delle proposte: la convocazione di un Consiglio regionale ad hoc, naturalmente d’intesa con il Presidente del Consiglio regionale; la sollecitazione al Dipartimento e alla Struttura Commissariale di lavorare alla stesura di una nuova rete per le acuzie cardiache; e non ultimo, la necessità proseguire con ulteriori audizioni, partendo dalle organizzazioni sindacali. Successivamente - ha concluso - mi confronterò con tutti i componenti della Commissione per definire le ulteriori fasi di lavoro. Dei contenuti della seduta odierna relazionerò alla triade Commissariale dell’Asp e al Commissario ad Acta per il Piano di rientro».
Farmacovigilanza
Sul problema del Centro di farmacovigilanza «soddisfazione è stata espressa dal presidente Esposito per le notizie fornite dal dott. Brancati secondo cui è stata definita una soluzione "tampone" che mantiene in vita il Centro in attesa dell’espletamento di una manifestazione d’interesse, già avviata dal Dipartimento Tutela Salute, per il reclutamento delle dovute professionalità».
Alla seduta hanno preso parte i consiglieri regionali: Libero Notarangelo, Filippo Mancuso, Francesco Pitaro e Raffaele Sainato.
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