Il presidente Spirlì firma una nuova ordinanza legata alla sanità, nell'ambito della prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid. In particolar modo è stato regolamentato il nuovo ingresso o trasferimento per dimissioni protette dall'ospedale alla struttura sanitaria: può essere previsto, dopo il tampone pre-ricovero ospedaliero (negativo), un tampone in dimissione dall'ospedale (negativo) e un periodo di isolamento in struttura di destinazione dei giorni residui (fino al quattordicesimo) a partire dal primo tampone pre-ricovero. Allo scadere del periodo complessivo, dovrà effettuarsi un ulteriore tampone nella stessa struttura, prima della sistemazione definitiva ad esito negativo.
Dall'ospedale alla struttura riabilitativa
Per il trasferimento dall'ospedale (Terapia intensiva) alla struttura di riabilitazione neurologica, il doppio tampone negativo a distanza di 24 ore in dimissione consente l'accesso alla riabilitazione. Procedure specifiche per minimizzare il rischio sono adottate a carico della struttura che ospita il paziente, tra cui i tamponi al quinto, decimo e quindicesimo giorno dalla dimissione ospedaliera.
Dal domicilio verso la struttura
Per ingresso da domicilio verso la struttura serve il triage del medico che rilascia certificato anamnestico. In particolare dovrà certificare i dati sul soggiorno del paziente negli ultimi 14 giorni, eventuali contatti con parenti provenienti da altre Regioni o con sintomatologia respiratoria, presenza di sintomatologia respiratoria acuta manifestata dal paziente stesso.
Test molecolari per lo screening dei nuovi ingressi
Il test antigenico rapido al momento è indicato in quei contesti in cui sono vantaggiosi l'identificazione e l'isolamento rapido dei positivi a tutela dei soggetti fragili a rischio di complicanze. Tuttavia, i test antigenici rapidi attualmente a disposizione hanno una minore sensibilità (ovvero la capacità di rilevare correttamente tutti i soggetti positivi) e il documento del Ministero della Salute specifica che il test molecolare permette di identificare con la massima sensibilità i soggetti positivi per tutelare i fragili a rischio di complicanze e le larghe comunità a rischio di cluster. Il test molecolare è pertanto quello raccomandato per l'ingresso di assistiti in larghe comunità chiuse (Rsa, strutture per soggetti con disabilità mentale, altro) e per lo screening degli operatori sanitari/personale che operano in contesti ad alto rischio.
Strutture Covid-free
Il mantenimento delle strutture socioassistenziali e sociosanitarie quanto più possibile Covid-free è indispensabile per la salute degli assistiti e di tutto il personale operante all'interno. Tuttavia, qualora si verificasse l'insorgenza di una positività in un soggetto è necessario sospendere le visite. Le visite agli assistiti in isolamento o in quarantena possono essere tuttavia consentite in casi selezionati secondo la valutazione dei direttori delle strutture e in base alle possibilità delle stesse di gestire in modo completamente autonomo (esempio: aree completamente separate e con staff differenziato) le aree con pazienti Covid da quelle con gli assistiti negativi. In questo contesto le strutture devono assicurare il potenziamento della possibilità di relazioni a distanza con diverse modalità e garantire costante informazione sullo stato di salute degli ospiti ai propri familiari.
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