Una chiacchierata in un bar, poi una birra tra “amici” e anche un invito a cena. Sembrava l’inizio di un’amicizia e, invece, per un commerciante cosentino quell’incontro si è trasformato in un vero e proprio incubo. Un incubo che sembra finito da sabato, ovvero da quando i carabinieri della Compagnia di Paola hanno arrestato cinque persone - tutte residenti nel Tirreno cosentino, solo uno domiciliato ad Asti - accusati di estorsione e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Su richiesta della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, sono finiti ai domiciliari Dario Esposito (45 anni di Paola ma residente ad Acquappesa); Gabriele Agostino (21 anni di Belvedere, residente a Guardia Piemontese); Alessandro Vavalà (49 anni residente a Montalto Uffugo ma domiciliato a Guardia); Ernesto Cosentino (67 anni di Cetraro, residente ad Acquappesa) e Luigi Splendore (61 anni di Cetraro). Nel corso delle indagini - coordinate dal pm della Dda Romano Gallo - i militari hanno potuto accertare, attraverso intercettazioni e anche prove documentali - che la vittima era stata presa di mira dagli indagati e costretta «con minacce e violenze» a sborsare quasi 1500 euro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria